domenica 7 settembre 2008

Il Vittoriale degli italiani

Questa estate sono andato a visitare il Vittoriale degli Italiani, ovvero l'abitazione di Gabriele D'Annunzio (il "Vate") sulle rive del Lago di Garda, in cui ha vissuto gli ultimi vent'anni circa della sua vita.

La casa, sia fuori che dentro, appare come un'espressione della personalità di D'Annunzio, fin nei più piccoli particolari, e in questo senso è veramente spettacolare. Quello che mi ha più colpito però, e anche un po' disturbato, è proprio la personalità che ne viene fuori, o che almeno a me è sembrato venirne fuori: a parte una certa ironia che si coglieva in alcuni particolari, specie dell'interno della casa, il resto (in particolare l'esterno) appariva come una celebrazione di valori militari e patriottici decisamente insistente e retorica. Niente di più distante dalla mia sensibilità. Il tutto, unitamente ad una considerazione di sè a dir poco eccessiva chiaramente percepibile (vedi mausoleo stile imperatore romano), rendeva l'atmosfera a tratti intollerabile.

Passata la visita e smaltito il senso di fastidio che mi ha provocato c'è da dire che il sentimento di amore per la patria fino a difenderla con le armi, l'amore per la propria lingua fino ad arricchirla introducendo espressioni nuove, e per la propria cultura e storia nazionale non sono sempre roba da buttar via; in fondo è molto peggio essere dei paraculi (categoria massimamente diffusa nell'italia di oggi). Non credo che D'Annunzio lo sia mai stato.

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