mercoledì 30 aprile 2008

Pikaia

C'è un libro di Stephen Jay Gould (uno dei tanti, Gould è senz'altro uno dei maggiori divulgatori di biologia evoluzionista) che ripercorre i passaggi della scoperta di uno dei maggiori giacimenti fossiliferi del mondo: quello di Burgess (British Columbia, Canada). Il libro è interessante per due ragioni: anzitutto descrive nei dettagli una importante scoperta scientifica, compresi i passi falsi e le interpretazioni errate dettate molto spesso da pregiudizi; poi afferma la natura contingente della nostra storia, così come appare evidente da questi studi e da queste scoperte.

Tra i fossili descritti in questo importante studio di paleontologia ce n'è uno chiamato Pikaia, rivelatosi il più antico esempio di cordato (circa 500 milioni di anni fa), presumibilmente il progenitore del phylum (quello dei cordati, appunto) a cui appartengono tutti i vertebrati (noi compresi). Ma il giacimento di Burgess rivela che Pikaia rappresenta uno dei tanti piani anatomici presenti all'epoca, senza nessuna posizione privilegiata rispetto ai molti altri che sono scomparsi nei milioni di anni successivi. Come dice Gould la nostra esistenza è il risultato di una contingenza di "sola storia".

Riporto un estratto del pensiero conclusivo del libro:
"Pikaia è l'anello mancante della nostra storia, la connessione diretta fra la decimazione della popolazione di Burgess e la successiva evoluzione umana ... Immaginiamo di riavvolgere indietro il nastro della vita ... se Pikaia non sopravvive nel replay, noi siamo spazzati via dalla storia, tutti quanti, dal pescecane al passerotto all'orangutan ... Perciò se ci poniamo la domanda fondamentale di sempre - perchè esistono gli esseri umani? - una parte essenziale della risposta deve essere: perchè Pikaia sopravvisse alla grande decimazione della popolazione di Burgess. Questa risposta non cita alcuna legge della natura, non contiene alcuna affermazione sui cammini evolutivi prevedibili, nè alcun calcolo di probabilità basato su regole generali dell'anatomia o dell'ecologia. La sopravvivenza di Pikaia è stato soltanto un evento contingente della storia. Io non penso che si possa dare una qualche risposta "superiore", e non riesco a immaginare che una qualche soluzione possa essere più affascinante di questa."

Pikaia è anche un sito internet italiano sui temi dell'evoluzione biologica
http://www.pikaia.eu/

Giovanni Allevi, pianista classico

Giovanni Allevi è un pianista che propone nei suoi concerti e nelle sue incisioni discografiche composizioni proprie. Si tratta di musica scritta. E di musica eseguita da solo al pianoforte. In questi ultimi anni ha ottenuto un successo di pubblico sempre crescente, apparizioni televisive e sulla carta stampata, e addirittura la pubblicazione di un libro (oltre che di tutta la sua musica).

La sua figura mi risulta in effetti abbastanza originale. Se penso ai pianisti degli ultimi decenni che mi è capitato di ascoltare riconosco due figure ben delineate: il pianista classico e il pianista jazz (nella musica rock o pop il pianismo strumentale puro e semplice non esiste, non mi risulta). Il pianismo classico è prevalentemente (direi esclusivamente) un pianismo di interpreti, ovvero di musicisti che interpretano musica scritta da altri, con repertori più o meno ampi, che attingono alla vastissima letteratura pianistica occidentale. Il pianismo jazz è invece (come tutta la musica jazz) un pianismo di improvvisazione, dove l'esecutore è comunque sempre compositore (di chiunque sia la musica che sta suonando).

Allevi è un pianista classico, lontano dalla prassi jazzistica tutta basata sull'improvvisazione (i brani che esegue sono tutti rigorosamente scritti, dalla prima all'ultima nota), non interprete di musica scritta da altri, bensì compositore di tutte le musiche che interpreta. Un pianista con queste caratteristiche non esisteva più da tempo.

Nota: nella musica rock o pop il musicista, magari all'interno di una band, è quasi sempre compositore di tutte le musiche che interpreta.

martedì 29 aprile 2008

Integrazione sociale e Sicurezza

La destra ha vinto le elezioni per il comune di Roma. Lo fa sulla scia di un notevole successo ottenuto due settimane prima alle elezioni per il rinnovo della legislatura. Ottiene il governo della Capitale dopo quindici anni di amministrazioni di sinistra.

Il tema dominante dibattuto in campagna elettorale è stato quello della sicurezza del territorio. Su questo argomento la destra ha fatto una semplice equazione: problema sicurezza=problema immigrazione clandestina; e al contempo ha fornito una soluzione altrettanto semplice: espulsione immediata di circa ventimila immigrati clandestini. La sinistra ha inseguito la destra su questo tema, arrancando.

L'atteggiamento di una politica di destra è quello di puntare sul problema della sicurezza del territorio individuando cause semplici (gli immigrati clandestini) e proponendo soluzioni dirette e chiare (l'espulsione) facendo leva su un livello di comprensione medio-basso dei problemi di una società. D'altro canto la questione dell'integrazione sociale non è mai una priorità di una forza politica di destra.

Una politica di sinistra non può trascurare la questione della sicurezza, ma non può fornirne una lettura banale; inoltre la sinistra quando si parla di immigrazione pone l'accento, per sua natura, sull'importante tema dell'integrazione sociale, e lo deve fare anche a rischio di perdersi qualcosa sul lato della sicurezza. La questione dell'integrazione sociale è sempre una priorità di una forza politica di sinistra.

Il clima di questi tempi ha portato l'elettorato romano a dare ragione alla destra.

Io considero la visione politica di sinistra più vicina alla mia sensibilità.

Dijkstra e la Computer Science

Questa frase di Edsger W. Dijkstra, informatico olandese, premio Turing nel 1972, riflette bene l'idea che mi sono fatto dell'informatica:

"Computer Science is no more about computers than astronomy is about telescopes."

Dijkstra ha usato pochissimo il computer per il suo lavoro (i suoi appunti, tutti raccolti con la sigla EWD e disponibili on line http://www.cs.utexas.edu/users/EWD/welcome.html, sono prevalentemente scritti a penna) ma ha contribuito in maniera determinante allo sviluppo di concetti che formano l'ossatura delle tecnologie informatiche odierne.

http://en.wikipedia.org/wiki/Edsger_Dijkstra

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Ho creato questo blog il 29 aprile 2008.