domenica 7 giugno 2015

#Romasenzatomica

Sono passato quasi per caso all'ex-mattatoio di Testaccio, in realtà non tanto per caso, volevo dare una sbirciatina alla mostra "Romasenzatomica" che si tiene in uno di quei locali. Ho pensato di portarci Flavio, la mostra è piccola, non impegnativa, dedicata anche ad un pubblico giovane. Quindi per lui andrebbe bene.

Vorrei che riflettesse sull'uso delle armi, sulle guerre, sul disarmo (soprattutto ma non solo quello nucleare), sul concetto di sicurezza. Alla sua età (dodici anni) credo che sia già possibile farlo.

Vorrei discutere con lui il fatto che la conoscenza è libertà ma che la libertà è anche responsabilità di scelta, e che questo vale prima di tutto per il singolo ma anche per la società,  e che le scelte di una società ne determina i destini.

Vorrei discutere con lui il fatto che la sicurezza di un popolo non può passare per lo sviluppo di capacità offensive e non può basarsi solo sulla logica della deterrenza. La base della sicurezza sociale può essere solo l'integrazione, lo scambio culturale, la tolleranza.

Vorrei che si soffermasse a leggere questa frase: "Il bene che assicuriamo a noi stessi è in realtà precario e incerto fino a quando non sarà garantito a tutti quanti e diventerà parte della nostra vita comune" (Jane Addams, 1860-1935, premio Nobel per la Pace 1931).

Vorrei riflettesse (o cominciasse a riflettere) su tutto questo.
Mi piacerebbe farlo senza rompergli troppo i coglioni.

--------
La manifestazione si è chiusa e io non sono riuscito a portarci Flavio. Troppe cose da fare. Se la vita ci permettesse a tutti di essere un po' più bighelloni impareremmo tutti di più, avremmo tutti le idee più chiare e saremmo tutti dei cittadini migliori.