lunedì 30 agosto 2010

Cura del patrimonio italiano

Il patrimonio artistico e anche naturalistico dell'Italia è spesso oggettivamente ben superiore a quello di molti altri paesi europei. Spesso però, viaggiando per l'Europa si nota una maggiore capacità di curare e valorizzare tale patrimonio in altri paesi piuttosto che in Italia. Quale può esserne la causa?

La prima che viene in mente molto semplicemente è: "beh, avere quattro cose da curare è certamente più facile che averne un numero sterminato", e questa effettivamente in alcuni casi può essere una ragione plausibile.

Volendo essere un po' più pessimisti si potrebbe forse notare che una causa può essere ricondotta alle maggiori capacità dell'industria turistica all'estero, specialmente se paragonata alla disorganizzazione sconcertante che spesso si riscontra nel sud Italia.

Ma volendo essere ancora più pessimisti si può azzardare una ragione più profonda. Valorizzare il proprio patrimonio artistico e naturalistico significa letteralmente dare valore agli elementi che costituiscono la cultura di un popolo. Sentire il valore di questi elementi e comportarsi di conseguenza significa avere una cultura, sentirsi cioè parte di una storia culturale. Credo che proprio in questo noi italiani siamo in media molto carenti, e questo lo si vede anche osservando il poco senso civico che ci caratterizza, al contrario di quello che si nota uscendo fuori dal nostro paese. Secondo me un'altra faccia della stessa medaglia.