martedì 2 giugno 2020

Perchè il Rinascimento?

Questa mattina, mentre stavo finendo di leggere un libro, sento per caso mio figlio che chiede alla mamma perché c'è stato il Rinascimento. Più esattamente il dubbio era che cosa ha causato quel processo storico da noi chiamato Rinascimento. Una bella domanda, che chi studia la Storia, sempre piena di classificazioni per ragioni di comodità, si dovrebbe sempre fare. A maggior ragione per un periodo storico così importante e rivoluzionario. Non sempre questo tipo di domande vengono stimolate dalla didattica. Un periodo con un nome così famoso esiste e basta, fino al punto da sembrare più reale dei fatti storici stessi. In un contesto del genere può risultare difficile porsi "all'esterno" delle tradizionali classificazioni della disciplina e farsi delle domande sulle ragioni delle trasformazioni storiche che determinarono un periodo così diverso dai precedenti tanto da meritare, a posteriori, un nome tutto suo. Qualche volta sarebbe buona cosa ricordare che la società del Rinascimento non sapeva di "stare nel Rinascimento".

Il caso ha voluto che mentre ascoltavo questa domanda stessi leggendo un passaggio di un libro che faceva l'elenco delle principali innovazioni dell'umanità che hanno determinato cambiamenti repentini nello storia. L'elenco era il seguente (in ordine cronologico): il linguaggio, l'agricoltura, i metalli, la scrittura, le banche, l'industria, la medicina. Ovviamente si può essere più o meno d'accordo sulle voci di questo elenco ma credo che nessuna di esse risulterebbe strana ad una prima lettura. Tranne una, le banche. Ed effettivamente anche il testo la sottolineava come insolita ma la giustificava subito dopo proprio come l'innovazione da cui scaturisce il Rinascimento.

Fornire come causa principale del Rinascimento la nascita delle banche è una cosa insolita (almeno per me), e probabilmente in realtà stiamo parlando di una delle cause, non l'unica. Però è anche vero che gli istituti di credito (una forma di usura regolamentata), una volta entrati stabilmente nel tessuto sociale sono in grado di trasformarlo rapidamente. Si tratta certamente di una modifica del sistema economico in grado di fornire un grande dinamismo sociale, finanzia attività commerciali e imprenditoriali e arricchisce la società in modo trasversale. Ha cioè la capacità di intercettare i talenti e il "saper fare" molto meglio della società del periodo precedente, ben più chiusa nelle gerarchie e nei privilegi aristocratici ed ecclesiastici. Favorisce in un modo mai visto prima la circolazione del denaro e dà la possibilità a larghi strati della popolazione di arricchirsi intraprendendo attività produttive.

In una società dove la ricchezza è molto più disponibile e prevalentemente in mano a persone capaci è più facile promuovere attività di lusso (ad esempio l'arte), è più facile e naturale scovare talenti dove sono, in modo quasi indipendente dall'estrazione sociale. Se molti grandi personaggi del Rinascimento fossero vissuti in epoche precedenti sarebbero stati semplici servi della gleba. Nasce un sapere più pratico e conseguentemente una mentalità più critica nei confronti dei saperi del passato, fino a quel momento semplicemente custoditi e poi invece utilmente rielaborati in nuove forme di conoscenza.

Mio figlio voleva evitare di dire (non gli suonava bene) che il Rinascimento nasce ad opera di alcuni mecenati (tipo Lorenzo de Medici) che di punto in bianco decidono di far lavorare tanti importanti ingegni dell'epoca. Dalla nostra discussione siamo riusciti a tirar fuori qualcosa di meglio.