mercoledì 17 settembre 2008

Feynmann e Schwinger

La creatività si esprime in forme molto diverse anche negli stessi ambiti dell'attività umana. Non c'è "un modo" per essere degli artisti, così come non c'è "un modo" per essere degli scienziati. Proprio a questo proposito qualche tempo fa mi è capitato sotto gli occhi un parallelo significativo tra due importanti scienziati del 900: Richard Feynmann e Julian Schwinger. Il primo è molto più famoso del secondo, e il motivo in effetti è da imputarsi principalmente alla qualità della sua intelligenza. Istrionico, avventuroso, eclettico, Feynmann ha una biografia decisamente divertente, tanto da aver fornito materiale per più di un libro sulla sua vita, uno dei quali, "Sta scherzando, Mr. Feynmann!" lo hanno reso popolare in tutto il mondo.

Al contrario Julian Schwinger è noto solo agli addetti ai lavori, o a chi si interessa un po' di storia della scienza. La personalità di Schwinger era in netto contrasto con quella di Feynmann. Se quest'ultimo era aperto, comunicativo, spesso burlone, Schwinger era decisamente timido, introverso e molto formale nei rapporti con il prossimo.

Ma la cosa più interessante è mettere a confronto le loro intelligenze.

Feynmann discuteva molto con i colleghi, aveva continui scambi di idee con loro. Procedeva in modo molto anticonvenzionale, preferiva ricostruirsi a modo suo una certa teoria piuttosto che studiarsela sui libri (beato lui!). Il suo genio andava spesso nella direzione dello sviluppo di modi innovativi di pensare ad un problema. Semplificava cercando analogie e ragionava quando possibile in termini di immagini. Non a caso è stato anche un valido insegnante.

Schwinger probabilmente non interloquiva con nessuno durante il suo lavoro dal momento che si presentava in istituto nel tardo pomeriggio, passava l'intera notte al lavoro e rientrava a casa la mattina presto. Schwinger ragionava in termini di equazioni, i suoi articoli erano pieni zeppi di formalismi e spesso risultavano incomprensibili anche ai sui stessi colleghi. I suoi metodi di lavoro erano tutt'altro che anticonvenzionali, la sua potenza di ragionamento si esprimeva nella capacità di prendere una formulazione del problema già nota e svilupparla completamente in tutta la sua portata.

Feynmann e Schwinger sono vissuti nello stesso periodo, si sono occupati spesso degli stessi problemi, e hanno prodotto entrambi in modi indipendenti e molto differenti (*) uno dei risultati più importanti della fisica del novecento:

The Nobel Prize in Physics 1965

Sin-Itiro Tomonaga, Julian Schwinger, Richard P. Feynman

"for their fundamental work in quantum electrodynamics, with deep-ploughing consequences for the physics of elementary particles"

(*) Talmente differenti che un loro collega, Freeman Dyson, si è dovuto prendere la briga di dimostrare che le loro due formulazioni erano del tutto equivalenti.

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