martedì 14 aprile 2009

Astronomia - Seconda parte

(leggi la prima parte ....)

Il cielo stellato

Se proviamo a guardare il cielo stellato una sera per pochi minuti probabilmente la migliore descrizione che potremmo farne è quella di un numero imprecisato di puntini luminosi (che chiamiamo stelle) disposti grosso modo a caso. L'osservazione ripetuta sera per sera, anche occasionalmente e sempre per pochi minuti (che è quello che si fa di solito), ci permette già di riconoscere facilmente configurazioni di stelle, che per questo motivo ci diventano nel tempo molto familiari e a cui diamo il nome di costellazioni. A questo punto basta un'osservazione un po' più insistente e più meticolosa per renderci conto che effettivamente tutte queste stelle che popolano il cielo hanno posizioni relative fisse, immutabili.

Se l'osservazione del cielo in una sera favorevole si protrae per un tempo abbastanza lungo ci accorgiamo anche di un'altra cosa notevole: l'intera configurazione del cielo stellato si sposta. Lo spostamento è tale da determinare addirittura il tramonto di stelle (fino a quel momento visibili) verso ovest e il sorgere di altre stelle (fino a quel momento invisibili) da est.

Primi collegamenti

A questo punto possono venire in mente dei collegamenti con quanto si osserva molto facilmente tutti i giorni: il sorgere a est e il tramontare a ovest del sole, e altrettanto della luna (per quest'ultima occorre prestare più attenzione). Le stelle hanno un moto che di fatto somiglia molto a quello di questi due oggetti che per altri aspetti (dimensioni, luminosità, importanza per la nostra vita) appaiono molto diversi da loro. E' chiaro che viene subito d'immaginare che sole e luna sono due oggetti anch'essi solidali con tutte le altre stelle del cielo. E questo coincide con quanto si osserva: le stelle di notte si muovono con la stessa velocità con cui il sole si muove di giorno, da un mezzogiorno all'altro ritrovo il sole nello stesso punto così come da una mezzanotte all'altra ritrovo una certa stella sempre nello stesso punto. Ovviamente anche in questo caso ci facciamo aiutare un po' dall'immaginazione. Che fanno il sole o la stella quando non riesco più a vederli? Il giro, visto che poi mi ricompaiono dall'altra parte.

Un'ulteriore osservazione: non tutte le stelle sorgono e tramontano, alcune rimangono sempre visibili. Sono quelle verso nord. La cosa veramente particolare è che queste stelle descrivono durante la notte degli archi di cerchio, e se se ne osservano molte si riesce a capire che questi cerchi sono concentrici. Indicano quindi con il loro moto notturno un punto fisso del cielo. Guidando l'osservazione verso quel punto si trovano stelle praticamente fisse.

Mettiamo insieme le cose

Facciamo uno sforzo di immaginazione: sembra che tutte le stelle, la luna e il sole siano oggetti fissati ad una enorme sfera che ruota sopra di noi. Non solo, questa sfera sembra avere un asse di rotazione fisso di cui noi riusciamo a vedere un polo. E l'altro? Beh, l'altro non possiamo vederlo perchè in realtà noi siamo dentro questa enorme sfera che ruota, anzi, probabilmente siamo proprio nel suo centro, quindi l'altro polo si trova dalla parte opposta a quello visibile, e poichè quest'ultimo si trova a circa 45 gradi sopra il nord, l'altro si troverà a circa 45 gradi sotto il sud, ovvero in una regione del cielo a noi invisibile (quella percorsa dal sole durante la notte). Qual'è il periodo di rotazione di questa sfera? Lo stesso di quello determinato con molta facilità osservando il sole: un giorno.

(leggi la terza parte ....)

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