La tecnologia è la "cifra" dell'Uomo, il suo primo elemento di distinzione dalle altre specie viventi (che pure sviluppano tecnologie, ma molto più povere). È il suo principale strumento di sopravvivenza, da sempre. Ancora oggi, ai nostri tempi, è la principale fonte di ricchezza delle società, ne definisce il tenore di vita, il livello di benessere.
Immagino però l'uomo delle caverne, il cacciatore-raccoglitore che finisce la sua giornata dopo la caccia e la raccolta, fatte inventandosi i metodi, le strategie e gli strumenti più disparati per poter mangiare. L'innovazione tecnologica del suo tempo lo assiste nel poter finalmente avere di che cenare.
Dopo cena, a pancia piena, si rivolge alle pareti della caverna e con polveri colorate sulle dita comincia a disegnare la sua giornata. Oppure prende quell'oggetto divertente che si è costruito a tempo perso (sempre dopo cena) e comincia a suonarlo, e i compagni attorno a lui cominciano a fare versi strani e a muoversi seguendo il suono che arriva dallo strumento. Oppure, riunito con i suoi compagni attorno al fuoco cercano di raccontarsi la giornata, e gli episodi che si raccontano man mano che vanno avanti diventano sempre più frutto dell'immaginazione. Oppure comincia a domandarsi lui e i suoi compagni che ci fanno lì, dove sono, e perché sono lì, perché in questo mondo, e di che mondo si tratta. E sta bene, adesso sta bene.
Arte, credenze, religioni, visioni del mondo e osservazioni sul mondo e su sé stesso. Dopo cena l'Uomo vive il meglio di sé. Poi va a dormire.
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