lunedì 25 dicembre 2023

Pot-pourri di Natale

Leggo che il Vaticano ha approvato la benedizione delle coppie di fatto e di quelle formate da persone dello stesso sesso. Questo non implica una equiparazione dell'unione di queste coppie al matrimonio che continua ad essere considerato un sacramento che stabilisce "un'unione esclusiva, stabile e indissolubile tra un uomo e una donna, naturalmente aperta a generare figli". Con la solita inconfondibile inerzia la Chiesa sembra avvicinarsi ad una realtà che precedentemente non prendeva in considerazione e dimostra con ciò una certa capacità di rinnovarsi. Questo suo atteggiamento, messo a confronto con la rigidità che sembrano avere altre religioni come ad esempio l'islam, ci appare come un elemento positivo intrinseco della Chiesa Cattolica sulle altre religioni del nostro tempo. Io però non posso fare a meno di pensare che la storia della Chiesa è da sempre una storia di rinnovi indotti dal progresso della cultura occidentale più che da elementi intrinseci del cattolicesimo, che invece mi appare come una struttura di potere bisognosa di adattarsi ai tempi per mantenersi viva e vegeta. Nella sua capacità di rinnovarsi, peraltro sempre cauta e limitata, non ci trovo niente di particolarmente positivo, piuttosto trovo che sia un elemento di ambiguità.

Leggo che Chiara Ferragni, insieme alla società Balocco, è sotto inchiesta per una campagna promozionale di una linea di pandori presentata come iniziativa di beneficenza per l'ospedale Regina Margherita di Torino. In realtà la beneficenza era già stata stabilita con un ammontare fisso ancora prima delle vendite e indipendentemente da esse. In pratica l'annuncio delle vendite dei pandori con una percentuale da dare in beneficenza era falsa e usata come "phishing pubblicitario" per aumentare le vendite stesse. Questa notizia mi fa venire dei rigurgiti di cristianesimo. Se si vuol far del bene a qualcuno non è certo necessario annunciarlo, lo si fa e basta. Bella la frase del vangelo che dice "la tua sinistra non sappia quello che fa la tua destra". In questo caso invece il senso della frase evangelica è completamente ribaltato: è importante annunciare quello che si fa più che farlo veramente. Evitando di farsi sputtanare. Perché il problema è proprio quello, non importa quello che accade, ma quello che se ne racconta.

Leggo che il Servizio Sanitario Nazionale ha fornito assistenza completa a una donna per il suo suicidio assistito. E' la prima volta che succede in Italia. E' legale non per una legge del parlamento (che non c'è) ma per una sentenza della Corte Costituzionale del 2019. In assenza di una vera e propria legge ogni caso è affidato volta per volta alla gestione delle singole Aziende Sanitarie Locali. Il fatto di non avere una legge che consenta a una persona di scegliere liberamente della propria vita e della propria morte è il retaggio di un modo di pensare la vita, anche la nostra stessa vita, come qualcosa che non ci appartiene e su cui non possiamo esercitare la nostra libertà. Perché la nostra vita è di qualcun altro, di qualcosa o qualcuno che ci trascende e a cui apparteniamo per natura. Anche se poi finisce che c'è sempre qualcuno che assume il ruolo di intermediario e interprete di questa trascendenza, chissà com'è. Leggo anche di una ragazza morta per mano del suo ex-fidanzato, che non accetta la libertà di lei di scegliere il suo destino, e pensa di poter essere intermediario e interprete di questo destino, scegliendo lui per lei. Due notizie che hanno una somiglianza sinistra.


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