martedì 20 dicembre 2016

I prof da prendere in giro

In un prato davanti ad un laghetto, nella pausa del dopopranzo di una domenica con amici e parenti, mia nipote appena maggiorenne mi racconta episodi di scuola. Il più divertente è quello del voto basso ad un compito di matematica portato con destrezza e fortuna alla sufficienza. Il voto iniziale era scoraggiante: quattro e mezzo. Addirittura il compito era stato giudicato facile dall'insegnante che nel valutarlo anzichè partire da un massimo di 10 era partita da un massimo di 9. Un primo successo era stato quello di convincere la prof ad alzare il voto a 5, con una serie di argomenti improbabili, del tipo "volevo scrivere questo ma mi sono sbagliata", per stessa ammissione della diretta interessata che me lo raccontava divertita. Un secondo successo era invece arrivato in modo fortuito: siccome gli studenti che avevano ottenuto il massimo si erano lamentati perchè non era giusto partire da un massimo di 9 la prof si era lasciata convincere e aveva portato il loro voto a 10, dunque aveva alzato tutte le valutazioni di un punto per giustizia verso il resto della classe.

Ma le vedo solo io le assurdità di questo episodio?

Come si fa a correggere la valutazione data ad un compito scritto dopo una chiacchierata fatta più o meno di scuse con l'interessata? Come si fa a correggere tutte le valutazioni alzandole di un voto "per essere giusti" nei confronti di tutta la classe? E non capire che in questo modo chi aveva preso 9 ha un voto aumentato del 10% e con ciò non modifica la sostanza dell'esito del compito, e chi invece aveva preso 5 se lo trova aumentato del 20%, e soprattutto passa da un'insufficienza ad una sufficienza? (e sei l'insegnante di matematica).

Si, in questo episodio ci sono delle assurdità nella gestione di un compito in classe e della didattica in generale, ma certamente ad accorgermene non sono solo io (quello non sarebbe niente), sono tutti i ragazzi della classe, mia nipote compresa, che non a caso giustificava tutto l'episodio dicendo che "tanto la materia era secondaria" (secondaria? matematica?) e che queste cose con quell'insegnante "si potevano fare" (sorrisetto).

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