martedì 17 giugno 2008

La Ciaccona

Ho appena finito di sentire in televisione la Ciaccona di J.S.Bach, suonata al violino da Uto Ughi. E' uno dei pezzi per violino solo più famosi nella letteratura di questo strumento. Lo conosco da anni, in genere non perdo mai l'occasione di risentirlo, come in questo caso.

Quello che mi affascina di più di questo brano (e di altri brani simili per strumento solista, sempre di J.S.Bach) è la sensazione di solitudine che trasmette. Non ha però assolutamente nulla di negativo, di triste o di malinconico. E' al contrario una sensazione di solitudine potente, che in quel momento basta a se stessa, che si avventura in un ragionamento, in un viaggio che non deve essere disturbato. Descrive un momento importante ed estremamente positivo, proficuo, del vivere di una qualsiasi persona. Del tipo: lasciatemi pensare da solo, poi torniamo a ragionare assieme.

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