lunedì 16 giugno 2008

Darwinismo e Fisica Quantistica

Leggendo di evoluzionismo darwinista e di meccanica quantistica mi è spesso venuto in mente che queste due teorie nonostante le loro grandi distanze riguardo sia agli oggetti studiati che ai metodi di studio hanno almeno un paio di elementi che le accomunano.

- Il darwinismo ha caratteri di incomprensibilità che l'accomuna alle teorie quantistiche. Tali incomprensibilità sono legate al fatto che entrambe le teorie dipendono da grandezze non compatibili con l'esperienza umana. Nel caso della meccanica quantistica il comportamento della natura su piccola scala è innaturale in quanto l'uomo non ne ha mai avuto esperienza diretta. Su piccola scala le cose si comportano diversamente da tutto ciò che conosciamo. Nel caso dell'evoluzione biologica in senso darwinista i "prodotti" attualmente osservabili del suo operare sono di una complessità enorme, estremamente difficile da attribuire interamente ai meccanismi "semplici" di selezione naturale, ma questi meccanismi vanno valutati su scale di tempo del tutto innaturali per l'uomo, in quanto l'uomo non ne ha mai avuto esperienza diretta. Sulle grandi scale temporali in cui opera l'evoluzione i risultati che si possono ottenere sono del tutto inimmaginabili, dunque incomprensibili.

- Il darwinismo ha caratteri di imprevedibilità che l'accomunano alle teorie quantistiche. Per queste ultime il concetto di prevedibilità è essenzialmente di tipo statistico. Nel caso dell'evoluzione questa è un fenomeno di tipo non deterministico in cui gli eventi contingenti (storici), non necessari (nel senso non deducibili da leggi generali) assumono un ruolo spesso decisivo. La biosfera non contiene una classe prevedibile di oggetti o di fenomeni, ma costituisce un evento particolare, certamente compatibile con i principi primi, ma non deducibile da essi e quindi essenzialmente imprevedibile.

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