Suprematismo = Ideologia che si fonda sulla presunta superiorità di un gruppo umano sull’altro o di una religione sull’altra (vocabolario Treccani).
O anche di una cultura sull'altra, aggiungo io. Due esempi recenti:
«Solo l’Occidente conosce la Storia [...] Altre culture, altre civiltà hanno conosciuto qualcosa che alla storia vagamente assomiglia». Questo è l'inizio del paragrafo dedicato alla Storia, che si trova nelle Nuove Indicazioni 2025 per la scuola dell’infanzia e primo ciclo di istruzione (Coordinatore di questa sezione: Ernesto Galli della Loggia - Prof. Emerito Scuola Normale di Pisa). E prosegue così: «È attraverso questa disposizione d’animo e gli strumenti d’indagine da essa prodotti che la cultura occidentale è stata in grado di farsi innanzi tutto intellettualmente padrona del mondo, di conoscerlo, di conquistarlo per secoli e di modellarlo».
«Adesso chiudete gli occhi e pensate ai nomi che vi dico: Socrate, Cartesio, Hegel e Marx; vi dico Shakespeare, Pirandello e Leopardi. Ma gli "altri" le hanno queste cose? [...] Abbiamo libertà ovunque, abbiamo la democrazia, ma quella non ce l'anno tutti, ce l'abbiamo noi. L’Europa è il fondamento di tutte le verità ideologiche, etiche, estetiche. Abbiamo inventato tutto. La bellezza, la passione, la letteratura. E non possiamo assolutamente perderle queste cose. Perchè noi Europei abbiamo insegnato tutto» (dichiarazioni di Roberto Vecchioni alla manifestazione per l'Europa, tenuta recentemente a Roma).
Di seguito due osservazioni:
Mio figlio studia Antropologia e più di una volta l'ho sentito dire che questa materia è a suo giudizio estranea alla cultura media, quasi del tutto ignorata. Le frasi precedenti mi pare che gli diano ragione. Il valore e la pari dignità che l'antropologia riconosce a qualsiasi cultura umana, la sua finalità di superare il pregiudizio etnocentrico occidentale e riconoscere la presenza di strutture comuni a tutti gli uomini, è una cosa che non mi sembra faccia parte dei nostri modi di pensare.
Nelle parole dei due "intellettuali" riportate sopra non si fa alcun cenno a quella che forse è stata la vera storica differenza della cultura occidentale dalle altre culture sparse per il mondo, cioè il suo rapido sviluppo tecnologico, che le ha dato ricchezza, benessere, possibilità di sviluppare attività artistiche di ogni genere, e purtroppo anche la possibilità di diventare padrona ovunque. Ma da questi "intellettuali" delle "scienze umane" non ci si può aspettare neanche questa banale consapevolezza.
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