domenica 27 dicembre 2015

Guerre Stellari

Ancora me lo ricordo il primo film della saga di Guerre Stellari, visto all'epoca in una sala di seconda visione (quando ancora esistevano). Arrivammo anche in ritardo, purtroppo era già iniziato e c'era un pienone decisamente inusuale per quel cinema di periferia. Il resto della saga per me è passato molto più in sordina, gli ultimi tre film in particolare, usciti molti anni dopo, non hanno lasciato traccia e a tutt'oggi non sono sicuro di averli visti tutti interamente. D'altra parte tra la prima e la seconda serie di film è uscita la parodia di Mel Brooks ("Balle Spaziali"), veramente notevole, che ha in buona parte contribuito a cancellare il loro fascino.

Però per l'uscita dell'episodio VII, a distanza di più di trent'anni dalla saga originale, ho voluto fare un ripasso, stimolato anche dall'idea di rivedere i film in compagnia di mio figlio, che ha oggi la mia età di allora. Abbiamo rivisto i primi tre film, quelli che in seguito sono stati rinominati episodi IV, V e VI, di cui quest'ultimo episodio ne è la logica continuazione.

Del film che ho appena visto (l'episodio VII) forse non c'è molto da dire, se non cose piuttosto ovvie. Effetti speciali del livello a cui siamo ormai molto ben abituati da una produzione massiccia di film di genere che ne fanno grande uso. Continuità con i temi dei film precedenti. In particolare un uso piuttosto intelligente di questa continuità: i personaggi, gli oggetti e le situazioni di tanti anni prima sono presentati con un'aura di mito che aggiunge un certo fascino alle situazioni del film (soprattutto per gli spettatori "vecchietti" di allora).

Il ripasso invece forse mi ha colpito un po' di più. I film mi sono sembrati piuttosto "bruttini", e mi hanno annoiato abbastanza, seppure li ho riguardati con una certa curiosità dal momento che a parte il primo e alcune scene qua e là, non me li ricordavo granchè. In alcuni momenti sono proprio inguardabili: dialoghi, situazioni, personaggi, trama. Tutto mi sembra irrimediabilmente banale (solo due esempi: le macchiette odiose tra i due droidi, i dialoghi scemi tra Han Solo e la Principessa Leila). Aggiungerei che mi infastidisce (questo anche all'epoca) l'equivoco del film di fantascienza. Guerre Stellari è un film di "cappa e spada", con principesse e imperatori, guerrieri e spadaccini, dove la presenza di qualche drago non avrebbe sfigurato affatto. L'ambientazione nello spazio (peraltro totalmente finto) e l'uso di astronavi non è certo sufficiente a classificarlo come film di fantascienza. Insomma senza farla troppo lunga mi risulta proprio difficile trovare in questi film le qualità che ne hanno fatto un mito per tanti della mia generazione. Molto più facile trovarci gli innumerevoli spunti per farli diventare una parodia, come effettivamente è stato fatto.

Non avendo molto altro da osservare devo dedurre che certe caratteristiche del film sono proprio quelle che ne hanno determinato l'enorme successo. E questa è forse la cosa più interessante. Probabilmente questa saga è un esempio di arte popolare di grande efficacia, diventato per questo un fenomeno di massa. I suoi ingredienti, elaborati poco, con poca profondità e spessore, sono ben individuabili. Temi semplici e diretti come la lotta tra il bene e il male, il carattere di saga "familiare", all'interno della quale il bene e il male si confrontano. L'ambientazione "spaziale" estremamente affascinante per l'epoca anche se realizzata con mezzi tecnici in parte inadeguati (per stessa ammissione di George Lucas). Lo sfondo mistico-religioso di una non ben definita "forza" che pervade tutta la galassia.

Ma soprattutto la presenza nei film di alcune invenzioni che hanno avuto la capacità di colpire in modo duraturo l'immaginario del pubblico. Semplici ma evidentemente di grande forza. Queste invenzioni sono diventate i simboli della saga, gli elementi da commercializzare e ciò che è rimasto nella fantasia di tutti fino ad oggi. Sono la vera cifra della saga, le sue impronte digitali, e non a caso mi sembra siano state più o meno tutte riprese nel nuovo episodio. Ci si può divertire ad individuarle. L'esempio per eccellenza è la famosissima spada laser, che in un certo senso sintetizza tutta l'assurdità e il fascino di Guerre Stellari.

Nota: rimane il fatto che per me il vero capolavoro di Guerre Stellari sono le "trombe" di John Williams.

Nota 2 (questa seconda nota è stata aggiunta successivamente alla pubblicazione del post): sempre con mio figlio abbiamo completato la visione dell'intera saga; probabilmente non avevo mai visto per intero tutti i film, o lo avevo fatto a pezzi e bocconi attraverso i vari passaggi televisivi, sta di fatto che solo ora realizzo che la saga originale è la storia di Anakin Skywalker, dai primi momenti della sua infanzia, alla sua tragica morte. Non solo mi appare chiaro che si tratta del personaggio principale attorno a cui ruota tutta l'intricata vicenda ma è anche la figura in cui il bene e il male convivono drammaticamente fino alla fine. Probabilmente il motivo per cui questa cosa (non da poco!) mi era sfuggita è che per me Guerre Stellari è rimasto da sempre quel primo film che ho visto (unico) al cinema. Un film autosufficiente (a parte qualche dettaglio che lo innesta in una saga più ampia ma che si può anche trascurare) in cui invece il bene e il male stanno più o meno ognuno per affari suoi.

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