Non è la prima volta che mi capita di sentire che la frequentazione di persone omosessuali o semplicemente l'osservazione dei loro comportamenti "confonderebbe le idee" ai bambini. Questo implica che i bambini dovrebbero farsi le stesse idee sul mondo che presumibilmente si sono fatte i loro genitori.
Capisco. Un genitore non vuole solo trasferire i suoi geni ai figli ma anche le sue conoscenze, le sue convinzioni, la sua morale, in poche parole la sua visione del mondo. Mi sembra giusto.
Però sappiamo bene che è importante poter cambiare questa visione, è di fatto il nostro più grande punto di forza. Quindi quando un genitore trasferisce una propria conoscenza o convinzione dovrebbe sempre contemporaneamente poter dare ai propri figli la possibilità di metterla in discussione, confrontandola con la realtà.
Dire che il bambino non è preparato ed è troppo piccolo per elaborare l'informazione che gli si vuole nascondere è troppo spesso un'ipocrisia, come credo si possa dire in questo caso. Un genitore che nasconde una parte della realtà al figlio con la scusa che è troppo piccolo per poter capire poi finirà per evitare sempre l'argomento, finché sarà possibile.
E poi nascondere esplicitamente una realtà al figlio non significa quasi mai omettergli una cosa (che in molti casi potrebbe anche essere una buona strada, o almeno la più facile in quel momento) bensì comunicargli una cosa. La censura esplicita è a tutti gli effetti un insegnamento di per sè. E non credo sia mai un buon insegnamento.
venerdì 13 novembre 2015
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento