venerdì 7 febbraio 2025

L'incomprensibile nell'economia

Lo studio della fisica mi ha abituato a considerare molto spesso sistemi che evolvono nel tempo. Queste evoluzioni possono essere caratterizzate in molti modi. Ad esempio dalla scelta delle variabili e dal loro numero, dalla loro intrattabilità matematica, dal loro comportamento su lunghi tempi che influenza la nostra capacità di fare previsioni, ecc.

In un libro ho letto che dal punto di vista delle previsioni si possono presentare diverse situazioni: le leggi di evoluzione esistono e si conoscono; le leggi di evoluzione esistono e non si conoscono; non sappiamo se le leggi di evoluzione esistono. Un esempio tipico del primo caso sono le leggi del moto dei pianeti. Per il secondo caso si possono citare i terremoti, fenomeni che evolvono secondo le leggi note della teoria dell’elasticità, ma per i quali non conosciamo i dati di partenza, cioè la composizione dei materiali all’interno della terra.

Nell'ultimo caso ricadono più o meno tutti i fenomeni che riguardano l'economia. Per le evoluzioni dei processi economici possiamo anche individuare dei principi generali, ma non sappiamo mai se sono sufficienti, se prendono in considerazione tutte le variabili importanti, e soprattutto se sono sempre validi in tutto l'intervallo di evoluzione considerato (sufficientemente grande da essere significativo).

Lo stesso libro elenca delle regole generali di buon senso che possano rendere accettabile una predizione sull'evoluzione di un sistema. Ce ne sono alcune abbastanza ovvie, sebbene necessarie. Ma in particolare la quarta mette un po' in crisi la predicibilità dei processi economici. Recita così: "In una predizione accettabile chi è a conoscenza della predizione non deve poter in alcun modo influenzare il verificarsi della stessa".

E' abbastanza intuitivo pensare che il problema delle previsioni degli andamenti economici e finanziari (previsioni che a quanto sembra non riescono mai) sta proprio nel fatto che i processi sono quasi sempre "non stazionari", cioè evolvono secondo "leggi" che cambiano nel corso del tempo (e il cambiamento di queste leggi dipende da fatti del tutto contingenti) ad opera di interventi ed influenze che violano proprio la quarta regola citata sopra.

In questo senso lo studio dell'evoluzione dei processi economici mi sembra una questione sostanzialmente intrattabile e questo incide in maniera determinante sulle nostre capacità previsionali.


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