martedì 22 agosto 2023

Sulla natura delle pseudoconoscenze

Tempo fa un mio vecchio amico mi manda un filmato di sua figlia, una bellissima bimba in età prescolare. Nel filmato è seduta per terra e ha in mano una grossa palla, di quelle a spicchi colorati. Il papà le domanda dove si trova il polo nord e lei gli indica il punto della palla dove convergono gli spicchi, poi le chiede dove si trova il polo sud e lei gira la palla e gli indica il vertice opposto. Poi fanno insieme commenti sul gran freddo che c'è ai poli, ecc.

Il filmato è molto bello e a me, che sono stato papà di un bimbo altrettanto bello (ora cresciuto ma sempre bello), risveglia dei bei ricordi. Poi però mi viene in mente una cosa strana. La bimba alla sua età sa già perfettamente che la terra è una palla, e gioca tranquillamente con le posizioni dei poli senza farsi apparentemente nessun problema. E' ovvio che questa informazione le è stata passata dagli adulti, non può essere certo una sua osservazione o addirittura deduzione. Tra l'altro mi domando come la bimba abbia elaborato un'informazione così complessa, è una cosa a cui gli adulti in genere non pensano.

Il punto è proprio questo, la bimba (come tutti i bambini) si prende questa informazione incredibilmente complessa con grande naturalezza e senza avere al momento nessuno strumento critico per elaborarla. E probabilmente questa nozione in futuro non verrà mai più rielaborata, tantomeno a scuola (mai sentito un insegnante che fa una lezione sulla forma della Terra?). Forse la cosa più grave è che questa nozione non genererà mai stupore, cioè non si accompagnerà mai ad una reazione emotiva, che pure per una cosa del genere ci dovrebbe essere. Ai tempi dei Greci che per primi hanno osservato e dedotto la forma sferica della terra questa reazione emotiva ci sarà sicuramente stata. Ma nell'insegnamento attuale è scomparsa. Si conserva (o si cerca di conservare) lo stupore davanti al Partenone o alle innumerevoli opere artistiche greche ma non davanti alle loro stupefacenti conoscenze, ormai date tutte per assodate e per niente stimolanti.

Nel post precedente sostengo che per capire qualcosa è necessaria una elaborazione razionale e anche emotiva, ma in questo caso è probabile che manchino entrambe. E' in queste situazioni che si generano delle pseudoconoscenze. Una pseudoconoscenza può essere sostituita facilmente da qualunque altra cosa in qualsiasi momento, indipendentemente dal suo grado di attendibilità, plausibilità o ragionevolezza.


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