domenica 30 aprile 2023

Piccolo dialogo immaginario sulla conoscenza

"Ciao, come è andata oggi a scuola?"

"Bene"

"Cosa hai imparato di bello?"

"L'insegnante ci ha spiegato i numeri primi"

"Ah, bello! Visto com'è difficile trovarli? Poi diventano sempre più rari andando avanti"

"Si, ma non c'è problema, ne trovi quanti ne vuoi"

"E perché?"

"Perché sono infiniti!"

"Ah si? E tu come lo sai?"

"Ce lo ha detto l'insegnante a lezione"

"Capisco, ma ti sei per caso domandato l'insegnante come fa a saperlo?"

"Beh, ma sta scritto anche sul libro, l'ho visto mentre spiegava"

"Quindi tu sai che i numeri primi sono infiniti perché lo hai letto sul libro?"

"Mhmm ... dove vuoi arrivare? ... Perché tu invece come lo sai? Non lo hai letto anche tu su qualche libro?"

"Certo, anche io l'ho letto sui libri. Ma quello che ha scritto il tuo libro, perché qualcuno lo avrà pure scritto, come lo sa che i numeri primi sono infiniti?"

"Uffa, ma che ne so? Lo avrà letto anche lui da qualche parte"

"Ma scusa, l'affermazione che i numeri primi sono infiniti non è affatto banale, questi signori che lo scrivono e lo spiegano, e per giunta te lo fanno studiare, come sanno questa cosa?"

"..."

"La vera domanda che volevo farti è questa: quando hai sentito questa affermazione dal tuo insegnante o quando lo hai letto sul libro ti è venuto in mente di domandarti come è possibile fare questa affermazione?"

"Francamente no"

"Ecco, io lo so che gli studenti hanno altro a cui pensare, e hanno spesso anche tutte le loro ragioni per pensare ad altro. Ma la conoscenza è proprio lì, in queste domande, e da nessun'altra parte. Tutto il resto se va bene è istruzione, se va male è nozionismo. Per carità, niente di male, ma vuoi mettere la conoscenza? Altrimenti si rischia solo di mettere insieme roba che serve per riempire l'album delle belle figurine che fai a scuola o da qualche altra parte, per riempire il baule del repertorio di cose che tiri fuori ogni volta che ti devi esibire. Non confondere la conoscenza con l'elenco delle cose che sai perché qualcuno te le ha fatte studiare e ti ha detto che sono importanti. La conoscenza è sempre frutto di una ricerca personale."

"Ma dunque, tu che parli tanto, come sarebbe possibile fare questa affermazione sui numeri primi? Visto che tu te lo sei domandato saprai pure la risposta"

"Questo non ha importanza. Non sono interessato ad aprire il mio baule. Se come ho detto la conoscenza è una ricerca personale questa si costruisce con le domande, non con le risposte che leggi ancora prima di domandarti alcunché. E si costruisce da soli, in tutti i modi possibili e con tutti i mezzi possibili".

 "Ammazza però che trombone!"


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