Qualche giorno fa in occasione di un funerale ho ascoltato l'omelia del prete. L'ingenuità delle sue parole era imbarazzante, una serie di cose ovvie sulla vita e sulla morte. Ho pensato che fosse un livello di riflessione che io non mi potrei mai permettere, forse per una questione di amor proprio o di orgoglio personale. Considerazioni di una semplicità sconcertante, contrapposte alla complessità del mondo. O forse rinunciatarie di fronte alla complessità del mondo.
Nei Vangeli più volte Gesù chiede di lasciare tutto e seguirlo. Lo chiede ai suoi dodici apostoli, lo chiede al ragazzo ricco che si presenta per sapere cosa deve fare per meritare il Regno dei Cieli. Lo chiede implicitamente a tutti. Dice di non preoccuparsi dei beni materiali ma di affidarsi a Dio. Alcuni passi che richiamano questa idea sono particolarmente poetici.
Ma in questo messaggio che esorta a lasciare tutto e a seguirlo, a non preoccuparsi di niente e cercare il Regno di Dio (che non è di questo mondo), ci sono solo i beni materiali dell'uomo? O per caso non ci rientrano pure i sui beni intellettuali? Cioè la sua voglia di indagare, di capire, di spiegare a sé stesso i misteri del mondo. Un'attività certamente nobile ma anche un poco affannosa, che distoglie da un qualche "vero obiettivo", e forse senza speranza. Un accumulo di conoscenze che somiglia all'accumulo di ricchezze, anche perché le conoscenze si possono effettivamente trasformare in beni e ricchezze. E' anche questo il messaggio di Gesù? Rinunciate alla comprensione della infinita complessità del mondo, non contate sui vostri vani sforzi, non sprecate energie e pensiero per capire le cose terrene, abbandonatevi a Dio, affidatevi a lui con semplicità e otterrete "un tesoro inesauribile nei cieli".
Questo mi è parso di aver capito dall'ingenua omelia di quel prete. Nell'ipotesi di doverla prendere sul serio. Mi rimane un po' il dubbio se quello che ho capito è un messaggio del predicatore Gesù o della Chiesa Cattolica che nei secoli lo ha interpretato e usato. Ma potrebbe neanche aver senso farsi la domanda.
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