domenica 15 agosto 2021

Gino Strada

Appena si è saputa la notizia della morte di Gino Strada (il fondatore di Emergency) i social si sono riempiti di commemorazioni. I toni erano tutti di celebrazione di un uomo straordinario, cioè fuori dall'ordinario. Tutti positivi. Ero curioso di trovare qualche commento più critico, sempre salutare al dibattito, ma non ne ho trovati. Magari tra un po'.

Quello che mi è venuto spontaneo pensare è che forse molti di noi hanno un certo bisogno di celebrare persone del genere, per motivi forse diversi. Evidentemente ci stanno troppe cose che non vanno nel nostro vivere sociale, cose che subiamo perchè non sappiamo cambiarle o che sfruttiamo perchè non ci conviene cambiarle, e quando qualcuno ce le mette davanti e ci fa vedere che qualcosa di concreto si può fare non ci resta che celebrarlo come eroe. Per molti e' un misto di esaltazione, per quello che si potrebbe fare, e di frustrazione, per quello che non sappiamo e non possiamo fare. Per molti altri è retorica che ci giustifica. Si celebra uno fuori dall'ordinario anche per giustificare il nostro rimanere nell'ordinario. Per tutti gli altri è indifferenza.

Ma non vorrei essere troppo cinico. La cosa più importante e certamente positiva è che una persona del genere dà da pensare un po' a tutti. A parte gli indifferenti, che sono sempre i peggiori, ognuno deve risolvere in qualche modo il problema dell'esistenza di un Gino Strada nella nostra società.

Un altro aspetto che mi ha colpito è venuto fuori da una delle tante sue frasi riportate in giro in questi giorni. Oltre a quella famosa sui diritti ("I diritti degli uomini devono essere di tutti gli uomini, proprio di tutti, sennò chiamateli privilegi"), o a quella altrettanto famosa sulla guerra ("Non sono un pacifista, sono contro la guerra"), ne gira un'altra, riportata dall'Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti (UAAR) che dice: "Dio? Non ne sento alcun bisogno. Penso che il significato delle cose stia nelle cose stesse, non al di fuori o al di sopra". Non è che io sia particolarmente interessato al fatto che Gino Strada fosse credente o meno, quello che però trovo molto significativo è che il suo forte messaggio etico (in quanto riguarda il comportamento dell'uomo sull'uomo) sia fuori dalla fede in una qualsivoglia entità sovrannaturale. La possibilità di un'etica senza fede è essa stessa una grande testimonianza.


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