domenica 1 settembre 2013

Un "moderno" capo tribù

In un paese campano ho avuto un casuale e brevissimo incontro con il parroco. Non ho potuto fare a meno di notare che le persone del gruppo di cui facevo parte si rivolgevano a lui dandogli del voi, mentre lui usava più semplicemente il tu. Ciò non era senz'altro dovuto a questioni di differenza di età poiché eravamo tutti grosso modo coetanei. Il prete si permetteva un tono molto colloquiale anche con chi conosceva poco ed in particolare con me (che non conosceva affatto) se ne è uscito con un "ciao guaglio' ...".

Il linguaggio usato, i comportamenti e gli atteggiamenti (apparentemente secondari) espressi nel corso della breve chiacchierata sottolineavano secondo me in modo molto naturale delle precise posizioni di potere nell'ambito del gruppo. E' il caso di notare che le persone che stavano con me non brillavano certo per un'ortodossa condotta di vita cristiana (persone non sposate con figli, tanto per fare un esempio). Evidentemente una cosa è quello che predica il prete "nel suo ruolo" e una cosa è la vita reale. Ma questo come al solito sembra ben tollerato e anche trascurato da chi rappresenta la chiesa. Sembra che la vita reale delle persone non sia poi così importante (è più il "ruolo" che conta).

Ma che cosa vuole il prete dalla sua comunità di cristiani? E cosa chiedono le persone di questa comunità al loro parroco?
La parrocchia in questione, come molte in quella zona, è capace di spendere 10000 € per corredare la festa del santo patrono da fuochi pirotecnici. Anche qui è il caso di notare che la festa commemora un personaggio storicamente molto incerto se non addirittura completamente infondato il cui simulacro, simbolo unificante del paese, viene custodito in chiesa dal parroco. Ma quel simbolo è la divinità a cui l'intero paese raccomanda il proprio destino, e il parroco è il suo tramite. Non esiste un evento civile altrettanto forte e aggregante per la comunità e non esiste un cittadino altrettanto autorevole e rappresentativo come il parroco. Il parroco mantiene e gestisce la principale identità culturale del paese. E questo effettivamente può essere percepito come un fatto importante dai cittadini.

I riti propiziatori alle divinità mantengono unita la tribù e la legano ad un unico destino. Lo stregone che officia i riti della tribù ha in essa un posto molto speciale.



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