domenica 27 luglio 2025

Conoscenza razionale e intuizione poetica

In una presentazione di un libro che avrebbe come argomento un tema che si potrebbe sintetizzare in "come funziona la musica" (cioè, come è fatta, qual è la logica con cui viene costruita, ecc.), ho trovato questa frase: "Sometimes I hear people saying that knowing how music works destroys the magic in music", a volte sento dire che sapere come funziona la musica distrugge la magia della musica.

Credo che mi sia capitato in passato di incontrare atteggiamenti simili, in cui si distingue un modo "magico" ovvero poetico di sentire le cose del mondo contrapposto alla loro conoscenza razionale vista come qualcosa che "toglie" loro questa poesia.

Io questa cosa non la capisco, e per quel poco che la capisco non la condivido. Io credo che, parafrasando Faynman, "la conoscenza può solo aggiungere; davvero non vedo come e che cosa possa togliere".


P.S.: oggi, 5 agosto, leggo una frase che mi fa ripensare a questo post, che mi ricorda la differenza tra contemplare una cosa bella e conoscerla. "Tutto il creato non è che pura calligrafia e non c'è un solo segno che non abbia senso. E quelli che si estasiano nel contemplare questi segni senza decifrarli sono come la ragazza di campagna che si diverte a contemplare la bella scrittura di un manoscritto che è giunto nelle sue mani, ma senza saper leggere e senza sapere che questi segni sono una lettera d'amore che l'imperatore scrisse per lei". [Ernesto Cardenal]


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