lunedì 12 febbraio 2024

Modelli e realtà

Classica e ormai frequente è la discussione sul gender-fluid, stimolata dall'esperienza dei nostri figli, molto diversa da quella che è stata la nostra alla loro età. Loro convivono molto di più di quanto abbiamo fatto noi con l'omosessualità e con la condizione transgender, sono molto più abituati di noi ad accettarla, e questo è piuttosto evidente. Noi abbiamo le nostre brave difficoltà, essendo vissuti in una società in cui tutto ciò era molto poco visibile e faceva ancora parte spesso di discussioni goliardiche, oggi quasi totalmente scomparse (sembrerebbe).

Dal momento che la natura ci mostra, per gran parte degli aspetti biologici che possiamo quotidianamente osservare, uno spettro di soluzioni pressoché infinito, è un po' strano che questa ampiezza di spettro non si presenti anche nella sfera sessuale, dove invece pretendiamo di avere una classificazione ben marcata tra sesso maschile e sesso femminile, con orientamento totalmente eterosessuale. Si tratta evidentemente di un modello culturale più che di una situazione reale. I modelli del mondo sono il fondamento della costruzione della conoscenza ma occorre sempre confrontarli con la realtà, il rischio è che altrimenti questa realtà non riusciamo più a coglierla, perché il nostro modello la ricopre (e la nasconde).

Le dottrine religiose in questo sono state un fattore determinante anche se certamente non unico. Una dottrina è sempre l'imposizione di un modello del mondo sulla realtà, da cui si fa discendere anche tutta una serie di comportamenti coerenti con questo modello. Il modello può essere così efficacemente introiettato che non se ne percepisce più il suo eventuale distacco dalla realtà, anzi, da un certo punto in poi si tende a forzare l'appiattimento della realtà sul modello.

La società sempre più secolarizzata è sempre più indipendente da modelli dottrinali, li sta smontando e probabilmente ci sta dando una maggiore capacità di vedere la complessità del reale. Dico probabilmente perché la dipendenza da eventuali "altri" modelli che siamo costantemente portati a farci e l'attaccamento ad essi che tendiamo a sviluppare per motivi di sicurezza e conforto ci minacciano costantemente.


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