Questa analogia è appunto un po' scema, non serve per capire meglio il cervello, non ha il potere unificante tipico delle belle analogie, collega in modo poco significativo muscoli e cervello.
Invece il cervello può essere associato ad una rete dove le connessioni tra le varie parti veicolano informazioni. Imparare cose nuove equivale a costruire nuove connessioni per mettere in comunicazione idee fino a quel momento isolate, per arrivare da più punti ad una qualche informazione memorizzata e poterla recuperare ed utilizzare.
Le patologie degenerative del cervello possono essere associate ad una qualche forma di degrado di queste connessioni, ad un qualche agente o processo che le rende inutilizzabili e alla conseguente perdita di capacità di recuperare informazioni memorizzate da qualche parte. Di fronte a questi processi degenerativi un cervello tanto utilizzato, che ha imparato tanto e che ha quindi costruito un gran numero di connessioni si mostrerà molto più resiliente, offrirà tanti percorsi alternativi, tante ridondanze possibili e dunque avrà più chance di sopravvivere come sistema nel suo complesso.
Questa si che è un'analogia!
(La morale sarebbe la seguente: impara il più possibile che nel tempo costruirai un sistema sempre più resiliente alle degenerazioni dell'invecchiamento).
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